mercoledì 25 agosto 2010

Euroschiavi - date alle banche quello che non è delle banche

"Il sistema monetario globale si basa su un'illusione psicologica e su una gigantesca frode in cui si distinguono due gruppi di persone: i miliardi di persone che non sanno nulla di questo e una ristretta oligarchia bancaria internazionale, o meglio sovranazionale, che lo sa e basa su di questo la propria ricchezza e il proprio potere." Marco Della Luna
"Più lavoriamo più siamo schiavi del sistema bancario!" Lino Rossi
Le banconote dell'euro sono stampate in Malesia e non hanno un numero progressivo. Vuol dire che non sappiamo quante ne vengono stampate, ed è possibile che vengano stampate, poi ritirate e distrutte, creando così il presupposto per stamparne di più, operazione che la banca fa senza sostenere alcuna spesa e guadagnando il 100% con gli interessi, ma siccome la banca ha il monopolio, si garantisce di guadagnare.

Sul sito www.radioradicale.it è possibile ascoltare una conferenza tenuta da Marco Della Luna il 12 gennaio 2007 in occasione della presentazione del suo libro "Euroschiavi". Siccome dura 2 ore e mezza e probabilmente per chi ha ne ha già sentito parlare non aggiunge niente di nuovo alle informazioni che girano in rete, ma per chi non ha mai sentito parlare di signoraggio, monopolio dell'emissione di denaro da parte di banche private senza alcun controllo da parte degli Stati e frode del debito pubblico, potrebbe essere interessante, ho provato a riassumere il discorso.

Vi sarete accorti delle continue norme che scoraggiano l'uso del denaro materiale contante, per favorire meccanismi come le carte di credito che saranno comode (quando funzionano), ma stanno contribuendo al processo di annullamento del denaro come bene di proprietà per portarlo sotto il controllo elettronico delle banche e trasformarlo in denaro virtuale.

COS'è IL DENARO
E' più facile definirlo parlando delle sue funzioni principali: misurare il valore di cose/prestazioni, accumulare valore, pagare debiti/garanzie. Il denaro permette l'incontro di domanda e offerta: con il denaro posso comprare un'automobile o stipendiare un dipendente. Quindi è potere d'acquisto, ossia qualcosa che da' la possibilità di avere qualcos'altro. Per questo è necessario nella nostra economia.

COME VIENE PRODOTTO
Il denaro nasce come registrazione contabile, di carattere bancario. Se faccio richiesta per un mutuo di 200.000 euro, la banca metterà un'ipoteca sulla casa e mi darà 200.000 euro che poi io restituirò con gli interessi, a rate. Invece non è così.
La banca non mi presta 200.000 euro, mi da' un assegno circolare di 200.000 euro, che non è denaro. La banca ha aumentato il suo patrimonio di 200.000 euro più le spese più gli interessi futuri: questo è un guadagno netto, su cui non paga tasse, per cui non ha sostenuto spese né sostenuto rischi, perché garantito dal bene; usa la garanzia altrui.

L'articolo 1813 del Codice Civile definisce il mutuo come il contratto in cui il mutuante dà al mutuatario una quantità di denaro o cose mobili fungibili che si impegna a restituirlo con interessi. Il punto centrale è la consegna del denaro. Ma l'assegno circolare non è denaro, posso esigere che mi venga dato denaro ma non è denaro l'assegno in sé. Allora non può esserci mutuo.
L'avvocato Alfonso Marra ha fatto causa alle banche per finti contratti di mutuo, sostenendo che se il capitale erogato è zero, qualsiasi somma che noi paghiamo per interesse corrisponde a un tasso infinito (100:0), quindi sarà sempre un tasso usuraio.

EVOLUZIONE DEL POTERE MONETARIO
Fino al primo dopoguerra la creazione di moneta era affidata alle banche centrali di emissione, moneta che non essendo più coperta dalla base dell'oro dal '29 è solo carta: le banche centrali di emissione stampano carta. (Vedi articolo del post precedente). Su questa carta realizzavano un profitto: il signoraggio.
Oggi il 95% dei pagamenti non è fatto con contanti stampati dalle banche centrali ma con moneta creditizia. La quantità di denaro reale è un settimo della cosiddetta M1, il totale della moneta presente nel nostro sistema economico: su 8 unità di denaro, una è contante, le altre sette sono denaro virtuale.
La banca ha un centesimo in contante della cifra che emette in assegni circolari e compagnia bella, pezzi di carta che rappresentano un denaro che non esiste. Ma mi da' la possibilità di comprare.

Richard Werner, un economista tedesco, ha definito il denaro potere d'acquisto puro che ha una consistenza puramente psicologica. Vale perché siamo noi ad accettare questa convenzione.

RICHARD WERNER IN GIAPPONE

Questo economista tedesco alla fine degli anni '80 si trovava in Giappone, dove l'economia era organizzata in modo opposto alla scuola monetarista (competitività, libero mercato, libertà di tassi, divieto di oligopoli, mercato del lavoro liberalizzato, ecc.); eppure il Giappone era molto più costante nella crescita economica rispetto a Stati Uniti e Gran Bretagna (Reagan, Thatcher) che implementavano determinati settori dell'economia tagliando anche la spesa pubblica.
Improvvisamente si verificò un crollo economico, a partire da un 30% nel settore immobiliare che trascinò a catena lo Stato in una spirale di recessioni, fallimenti, fino ad una valanga di suicidi. Dopo il crollo del '91 il governo attuò un tipo di politica keynesiana: spesa pubblica, defiscalizzazione, pacchetti per favorire alcuni settori. Nulla di tutto ciò ebbe effetto.
A un certo punto, come si era fermata, l'economia riprese.
Di solito si pensa che quando i tassi salgono l'economia si contrae e viceversa quando si abbassano l'economia riprende. Bene, Richard Werner dimostrò che non era vero in questo caso.
Nessun fattore risultava correlato all'alto e basso dell'economia tranne uno: la quantità di potere d'acquisto presente sul mercato, cioè M1 che è il contante insieme alla moneta creditizia.

Chi mette a disposizione il denaro? La banca centrale.
Un tempo c'era un vincolo: la riserva; a fronte di 10 unità di contante la banca poteva prestare 100, che significa la possibilità di prestare 10 volte quello che avevano. Oggi non c'è più neanche questo vincolo. La banca crea dal nulla il potere d'acquisto.

Werner si chiese se le agevolazioni fiscali avessero un impatto sul piano economico e le indagini statistiche diedero una risposta negativa. Con le tasse si può deprimere l'economia ma le tasse prendono da una parte e mettono in un'altra; un trasferimento di denaro non aumenta il potere d'acquisto quindi è neutrale, inefficace. Le manovre fiscali hanno una funzione semplicemente redistributiva, danno potere ai politici e non stimolano lo sviluppo.
Perché le banche giapponesi avevano monetizzato per dare massimo potere alla domanda e all'offerta affinché si incontrassero nel punto più alto nel periodo dal '47 al '91 e poi tagliarono l'ossigeno?
Il nostro amico Richard Werner fece una cosa molto semplice: andò dai banchieri a chiedere spiegazioni. I banchieri risposero di aver eseguito gli ordini del Governatore della Banca del Giappone, cosa che fu poi confermata. Il governatore forzava la concessione di credito rispetto a quella che il mercato avrebbe concesso secondo il rapporto tra beneficio e rischio.
Non viviamo, come ci viene fatto credere, in un'economia di mercato, perché l'obiettivo non è l'allargamento del mercato ma la massimizzazione del potere d'acquisto.
Mister Fukuy disse: "tagliate il credito". E crollò il settore immobiliare. Se erogo 100 e a un certo punto riduco a 70 creo l'impossibilità di pagare i debiti. Dunque la stretta bancaria, attuata con la scusa di dover restituire dollari agli Usa, trascinò il Giappone nel baratro.
Dopo anni di fallimenti di politiche fiscali che non produssero alcun risultato, il governatore della banca centrale chiese più indipendenza per la banca, che formalmente era ancora sotto il Ministero del Tesoro. Ottenuta questa, ridiede ossigeno all'economia.
A quel punto però aveva ottenuto una riforma stravolgente della società, che passa sotto il controllo delle banche private le quali decidono quando tagliare i fondi, contribuendo a crisi di governo e rivolte popolari, per poi riportare il sistema in equilibrio una volta ottenuti i loro fini, con un nuovo governo in cui saranno presenti infiltrati delle banche centrali.

Questa frode nel vecchio continente è stata legalizzata nel Trattato di Maastricht in cui si stabilì la totale indipendenza dell'autorità monetaria da controlli politici, che in Paesi normali - non come in Italia -, sono stati eletti democraticamente. Queste norme hanno portato ad una totale autocrazia della Banca Centrale Europea, senza possibilità di indagini giudiziarie sul suo operato.

In un sistema non governato dal signoraggio bancario come funzionerebbe? Una banca centrale, statale, che appartenga al popolo, deve creare denaro di proprietà, per creare soldi senza creare inflazione e annullare il disavanzo. Perché è chiaro che se aumento il denaro in circolazione senza che vi sia a fronte di quest'incremento un aumento della produzione di beni, creo inevitabilmente inflazione. Se al contrario diminuisco il potere d'acquisto del mercato i beni marciranno nei magazzini, perché non ci sono abbastanza soldi e di conseguenza società e Stati si rivolgeranno alle banche, indebitandosi.

BCE E I CONTI DELLE MERAVIGLIE

Nel momento in cui il bilancio primario statale diventa passivo dopo il pagamento degli interessi sul debito pubblico, viene sottratta una quantità di denaro che manterrebbe l'equilibrio se restasse nel mercato internazionale, invece di essere fagocitato dal sistema bancario.

Questo è il signoraggio: dare alle banche quello che non è delle banche.

Tutto questo nei conti delle banche centrali non risulta.
Il bilancio è formato di due parti che sono lo stato patrimoniale e il conto economico, e si deve chiudere con profitto o perdita.
Nel conto delle banche centrali di emissione dovrebbe figurare come attivo quanto ha incassato vendendo carta-moneta a costo zero contro articoli di debito pubblico pagati con le nostre tasse. Non figura.
Nello stato patrimoniale dovrebbe essere documentata la vendita di banconote. Nel passivo c'è una voce che si chiama "denaro circolante", nell'attivo compare una posta di pari importo chiamata "proventi da locazione di banconote". Ma...le banconote non si trovano come riserva, è il denaro che abbiamo in tasca noi! E' solo una piccola parte del denaro stampato. E poi perché passivo? Una volta emesso non deve ripagarlo, discorso che poteva avere senso quando la base era l'oro... All'attivo dovrebbe esserci un valore enorme che è la somma che anno dopo anno la banca ha guadagnato col signoraggio.

Le banche demonetizzano a livello di base monetaria il mercato; possono distruggere banconote sostituendole con denaro finto, emanato da loro, quindi carta stampata, che costituisce debito.
Chi ha il controllo dell'emissione delle monete ha il controllo. Le azioni sono state smaterializzate, sono virtuali, è tutto su un computer, le creano a tavolino.
Se il mercato dispone di 100 unità prestate, a fine anno le restituisce, perché sono state prodotte, ma le 5 unità d'interesse non sono state create. Allora si riparte con un nuovo debito.
Il continuo indebitamento degli Stati è una sottrazione di denaro al futuro.

2 commenti:

  1. ma questo non è più capitalismo, è qualcosa di molto peggio, è una frode legalizzata. Quindi diciamo..."antisignoraggista", contro l'usura e il potere incontrollato delle banche.

    RispondiElimina